31 dicembre 2007

1917 - 2007

Ettore Sottsass, anche lui se ne è andato.
Dopo Munari, Castiglioni, Magistretti, se n'è andato un'altro tra i più grandi esponenti del design. E ora chi rimane in quest'Italia?

05 dicembre 2007

grattacieli???

Sto facendo il mestiere dell'architetto da un po' di anni, mi sono scontrato e tutt'ora mi scontro con la mentalità della maggior parte della gente, che come ho già detto più volte non conosce quasi per niente la materia e vede l'architettura contemporanea con diffidenza. Credo che nessuno davanti ad un'opera di Juvarra o di Brunelleschi si sia mai permesso di dire che è brutta o che non si inserisce nel paesaggio, molte persone invece, di fronte ad un'opera contemporanea di qualsiasi architetto essa sia, si permette di farlo. Ebbene, l'architettura contemporanea ha questo immenso vantaggio, può essere criticata, come credo un tempo facessero dei loro contemporanei, ma dev'essere criticata in modo critico appunto, quindi preparata e attenta, la critica infatti fine a se stessa non porta a nulla ma una critica costruttiva può migliorare e implementare qualcosa. Basterebbe poco, basterebbero più mostre come quella di Torino sul grattacelo per la spina, mostra che forse probabilmente è stata vista solo dagli addetti ai lavori ma se anche solo una persona non lo fosse stato sarebbe sicuramente una persona che dal giorno dopo capirà qualcosa di più di quella strana cosa che è l'architettura.


21 novembre 2007

NYC Maraton

mi sembra ancora di sentire quelle urla....go Lucy goooooooo!!!, go Mario gooooooooooooo, go!!!! Mary goooooooo!!!, urla per incitare, urla per farti ritrovare anche l'ultima delle energie nascosta nella parte più recondita del corpo....migliaia e migliaia di persone, che correvano camminavano, a volte zoppicavano, ma tutti, anche l'ultimissimo, per ogni singolo centimetro dei sui 42 km aveva almeno un tifoso improvvisato tutto per se......non importava quanto fossi bravo, importava quello che stavi facendo, importava l'impegno che ci stavi mettendo, importava che ce la stavi mettendo tutta per finirla quella benedetta maratona! E' per questo che la gente ti incitava, ti urlava, quasi ti spingeva verso il traguardo come fossi il più grande maratoneta di tutti i tempi!! e questo dovrebbe fare riflettere.....







24 settembre 2007

le cose cambiano - 2

circa 12 anni fa esistevano i "Frères de la côte"...erano 4 ragazzi che compievano scorribande in costa azzurra, da Mentone a Nizza, ma il loro territorio preferito era Montecarlo, il Jimmi'z d'inverno e il Paradize d'estate, dove spesso gli capitava di ballare al fianco di importanti star come Bono degli U2, Naomi Campbell o Claudia Schiffer.
Entravano a scrocco i Frères, rigorosamente facendo presumere di conoscere un pezzo grosso, di cui avevano sentito solamente il nome la sera prima in coda all'ingresso del locale....e poi una volta dentro si muovevano abilmente tra i tavoli cercando di evitare i camerieri che li avrebbero obbligati a consumare una bevanda all'equivalente di 40.000 lire di un tempo...Riuscivano sempre a farla franca i Frères, magari servendosi di un bicchiere vuoto raccolto su un tavolo e tenendolo in mano facendo finta di aver già consumato, o addirittura imposessandosi direttamente di una bottiglia da dietro il bancone....piccoli espedienti insomma....e i Frères passarono così anni e anni di puro divertimento, momenti da ricordare e da poter raccontare ad amici e magari un giorno ai propri pargoli....
I Frères seminavano il panico poi al ritorno di Montecarlo, compiendo viaggi a mirabolanti velocità, collezionando negli anni anche numerosi incidenti automobilistici, per fortuna tutti più o meno senza danni fisici....
L'avventura dei Frères, finisce un giorno circa 7 anni fa, quando, più o meno per tutti e 4 inizia la vita...quella dei grandi per intenderci...quella fatta di problemi, di esigenze, di lavoro e di tutte quelle cose che non vanno troppo d'accordo con intere notti di eccessi....
I Frères, si sono riuniti sabato scorso...per il mio addio al celibato (per chi non lo sapesse ancora mi sposo...) una reunion tipo quelle delle grandi rock band, grandi attese, grandi progetti, ore e ore a pianificare, cosa fare e dove andare, ma alla fine come tutte le grandi rock band che si riuniscono dopo anni...c'è stata un po' di delusione, il cantante ha perso la voce, il chitarrista non e riuscito a fare quei lunghi assoli, il batterista non ha tienunto il ritmo e il bassista era giù di tono....le canzoni sono sempre le stesse, interpretate allo stesso identico modo, sono cambiati solo i problemi, gli acciacchi, i guai fisici dovuti agli eccessi di un tempo, facevano un po' tenerezza i Frerès sabato sera, non credo che ci saranno altre reunion, non così almeno...preferiamo continuare a ricordare.....

14 maggio 2007

le cose cambiano

eccomi qui dopo un po' , finalmente sono riuscito a trovare 10 minuti della mia vita per scrivere un post....


....a volte mi capita di passeggiare per il centro, di fare il turista in torino, e passeggio, passeggio, su e giù per la città e gironzolando solitamente entro in quei 3 o 4 negozi, sempre gli stessi, da tanti anni.
Ultimamente però, mi stanno rimescolando un po' le carte, alcuni negozi cambiano, altri arrivano, altri se ne vanno. Sabato, passo davanti a quella che una volta si chiamava libreria della stampa, forse era anche la Feltrinelli o forse no. Beh, quella libreria era stata progettata da Gabetti e Isola, architetti che di solito non sopporto,(o forse odio di più i suoi emuli, ma questo è un'altra storia) ma in quel caso avevano cercato di fare qualcosa di diverso dal loro solito modo di fare architettura e devo dire che c'erano riusciti anche abbastanza bene. Ma la peculiarità di quel posto era che al suo interno aveva una delle più rifornite edicole di tutta la città. Si potevano trovare riviste di ogni genere, divise per argomenti, e anche la sezione di architettura, di grafica e di informatica non era niente male.
Sabato invece della vecchia libreria ho trovato un orrore! Una libreria nuovissima uguale a mille altre, piena di laminato effetto legno per terra, tutta colorini assurdi, con i divanetti in mezzo, molto simile a quella della mondadori o a mille altre, insomma un orrore! E cigliegina sulla torta riuscita male, sono sparite tutte le riviste!!
Che dire, per me ora c'è un negozio in meno da visitare durante le mie passeggiate per il centro.

26 marzo 2007

prime immagini

Vi ricordate il mio appello?
Bene sono arrivate le prime immagini di Delgiu. Direi che ha colto in pieno l'obiettivo. Bravo Davide!!
Aspetto altre immagini! Forza, facciamo vedere come potrebbe essere Torino con interventi contemporanei!!!

A presto!








14 marzo 2007

.........pace

.....pace!!! finalmente alle ore 21.00 mi ritrovo in studio da solo dopo aver lottato tutto il giorno come al solito, finalmente posso ascoltare la mia musica che mi culla dolcemente e mi accompagna alla scrittura di questo post. Che bello! mi sembra per un attimo di fermare il tempo! quel tempo che corre e che tiranno ti trascina verso il domani. Ora sono qui, io, la musica, e questo post. Per raggiungere la perfezione ci vorrebbe un bel bicchiere di rosso, da sorseggiare lentamente, un buon rosso, corposo come la musica che sto ascoltando, lenta ma coinvolgente. Non mi sembra vero di non sentire voci, telefoni, gente che sclera....la città la fuori sembra essersi adattata, le macchine scorrono lente lasciando tracce di luce, l'aria frizzante della primavera ormai si fa sentire prepotente, e il cervello diventa leggero e si fa portare lontano, ai ricordi di infanzia, ai fiori che sbocciano, al profumo di rose, alle foglie del fico che timidamente si fanno vedere sui rami spogli. Bello viaggiare con la mente, scrivere di getto senza quasi pensare. Mi lascio trasportare verso mondi lontani, mi lascio cullare da questa melodia.........................................................................

13 marzo 2007

tempo tempo tempo......

tempo fa scrissi un blog sul tempo oggi sono di nuovo qui a parlare di tempo, il tempo che ti sfugge di mano che non ti permette di fare tutto quello che hai in mente, il tempo che ti porta lontano dalla tua data di nascita, il tempo che non ti permette di coltivare alcune piccole passioni.....pensavo che il tempo è una cosa molto relativa (non è una scoperta) e oggi più che mai, provavo a pensare come scorre il tempo di un abitante di un villaggio in africa, o di un pescatore o di un agricoltore sicuramente è un tempo diverso, meno vorticoso, forse basato ancora su cicli naturali della luce e del buio, pensavo anche quanto è diverso il tempo tra una regione e l'altra dell'Italia, ma anche tra una città e l'altra. Me ne rendo conto quando torno a Bordighera, un posto dove il tempo ahimè sembra essersi fermato, o magari quando vado in montagna, li ci vedono tutti come dei pazzi, con i nostri cellulari, le nostre attività stressanti, mi fa impazzire a volte come vivono loro, tranquilli, spensierati e sereni, ma ormai è impossibile tornare indietro. Sono processi senza ritorno, un po' come quando ti chiedi come faceva ad andare avanti il mondo senza il cellulare... come faceva? bohhh :-)

05 marzo 2007

grattacieli o grattacapi?

L'altra settimana ho letto su la Repubblica, una lettera indirizzata a Marco Travaglio e scritta da alcuni noti e importanti esponenti del mondo culturale torinese. Alcuni professori del politecnico di Torino, un paio di esponenti di legambiente, un ex sindaco, un ex assessore, un vicepresidente di circoscrizione e qualche altro che non conoscevo.
Nella lettera era trattato un argomento discusso da questa somma di uomini e donne così importanti, ossia l'opportunità o meno di edificare una o due (come dicono loro) torri di oltre 150 metri nei pressi della stazione di porta Susa.
I nostri prodi hanno rappresentato scenari paurosi, come (e li cito): "modificazione del paesaggio della città, vista dal basso e dalla collina, o la paura che sorga un nuovo simbolo della città,accanto alla Mole, preoccupazione sui bilanci energetici e di sostenibilità delle nuove costruzioni (in particolar modo sul consumo eccessivo degli ascensori)".
Bene, diciamo innanzitutto che stiamo parlando di una torre e non di due e che è stata concepita con criteri di ecosostenibilità e di risparmio energetico (probabilmente consumerà molto di meno dei vecchi conodomini anni '70 con riscaldamento autonomo dove vivono molti di noi).
Questo è quello che dichiara il progettista: "cemento, acciaio e vetro i materiali scelti per evitare l’imposizione di una “costruzione massiccia”. Non solo. La sfida della leggerezza e dell’estetica è strettamente connessa all’ulteriore sfida della ecostenibilità ambientale".
“Non vi saranno – commenta ancora Renzo Piano – inestetici scatoloni sul tetto contenenti le pompe di calore. Si ricorrerà all’energia geotermica: a est e ovest vi saranno doppie facciate con all’interno circolazione d’aria; i cristalli delle vetrate avranno particolari composizioni chimiche per un miglior isolamento termico”.
Tali accorgimenti consentiranno di ridurre di un terzo i consumi energetici dell’edificio. Un grattacielo dunque “non solo bello – sottolinea il celebre progettista – ma anche intelligente”.
e ancora "L’edificio – spiega Piano – dialogherà con la città, in quanto i cittadini potranno viverlo anche nelle ore in cui gli uffici bancari saranno chiusi. Ciò sarà possibile raggiungendo il ristorante o il bar sulla terrazza panoramica; o ancora prendendo parte ad incontri pubblici che saranno ospitati nella torre."
Il progetto può piacere o no, possiamo credere o no alle parole del progettista, ma tutto questo catastrofismo, e questa paura tipicamente torinese per le novità e il progresso, mi paiono esagerati e fuori luogo, non si rendono conto i nostri cari personaggi illuminati che la loro amata Mole quando venne costruita nel 1863 era un ardito esempio di architettura, paragonabile ai grattacieli di oggi? Forza ragazzi un po' di apertura mentale!
Inoltre non è il caso di preoccuparsi così tanto, anche perchè molto probabilmente questo progetto non si realizzerà mai.



14 febbraio 2007

Ho visto Gehry a Torino


sono impazzito?
no ma ho un'idea in testa che mi frulla da un po'.
Ve la spiego.
Avete presente il mio solito tormentone, riguardo all'architettura, al fatto che bisognerebbe "educare" le persone che non sono addette ai lavori all'architettura contemporanea, al fatto che non tutti viaggiando guardando le architetture, molti guardano altre cose, alcuni non hanno neppure la fortuna di viaggiare. Al fatto che spesso e volentieri, molti professionisti si nascondo dietro ad un ditone dicendo che non trovano la committenza o peggio ancora che certi lavori non glieli lasciano fare? E ancora al fatto che le nostre amministrazioni sono "ignoranti" in fatto di architettura e che si siano fermate all'architettura degli anni 50.?
Bene allora ho pensato a questa cosa.
Perchè non "educhiamo"? Perchè non dimostriamo che si può progettare un edificio con le aperture irregolari o usando dei materiali e dei colori diversi anche vicino a una preesistenza storica? Perchè non facciamo vedere quanto sono belle anche le architetture moderne?
Ma come?
Raccogliendo tante foto come quella che ho messo sopra.
Simulando che a Torino sia stata commissionata un architettura contemporanea in un qualsiasi luogo storico ma anche di periferia.
Vorrei invitare tutti voi a realizzare una o più immagine di questo genere e mandarmela con indicato il nome dell'autore. La pubblicherò prima nel blog e poi magari faremo un sito dove le metteremo tutte.
Poi voglio parlarne ai giornali, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla situazione statica e fossilizzata dell'architettura italiana e poi raccoglierle tutte le immagini e spedirle al sindaco, all'amministrazione e ai giornali ed infine riuscire a fare una mostra durante il convegno universale degli architetti e il Torino design capital del 2008. Cercando di riuscire ad ottenere il patrocinio dell'ordine degli architetti.
Questo è tutto, se pensate che quello che ho scritto non sia una cazzata, non esitate a mandarmi immagini e pubblicizzare il più possibile questa iniziativa ad amici e colleghi.
Forza!! Aspetto foto!
A presto!

08 febbraio 2007

le ragazze alle fermate del bus

...ogni mattina esco di casa, prendo la macchina e inizio il mio tragitto che mi porta in studio. Il solito tragitto tutti i giorni e tutti i giorni incontro per strada tante persone, che corrono sul marciapiede per andare al lavoro o a fare la spesa e tante altre persone alle fermate del bus. Mi piace osservarle quelle persone, vedere le loro espressioni, i loro occhi preoccupati, addormentati o sognanti. Ogni mattina incontro alle fermate almeno una ragazza di cui mi innamoro. Non sono sempre le stesse, tutti i giorni cambiano, in ciascuna vedo qualcosa che mi fa innamorare. Gli occhi, la bocca, l'espressione, a volte il loro abbigliamento, a volte ancora la borsa che hanno o magari le scarpe. Sono innamoramenti effimeri, che durano lo spazio del tragitto che mi conduce in studio, innamoramenti fatti di fantasie, di pensieri.... sono amori veloci, sono amori da viaggio.





30 gennaio 2007

pesci volanti

Un’acquario in piazza San Carlo? Ultimamente a Torino può capitare anche questo! Pesci giganti, che sfiorano i palazzi barocchi, una murena che esce da una tana cittadina, un enorme gambero che si aggira indisturbato nuotando nella piazza, e ancora balene, meduse e cavallucci marini.

Uno spettacolo magnifico dei “les plasticiens volants” fatto di pesci e molluschi gonfiabili e volanti, che nuotavano, combattevano, si sfidavano, il tutto sopra le facce incredule di migliaia di persone.

Mi è piaciuto sognare almeno per una notte che il mare fosse arrivato fino a Torino.








M.B.C. Molecular Biotechnology Center

Una conferenza per architetti che parlava di architetti. Purtroppo di architetti ce n’erano ben pochi. E’ un peccato che nelle rare occasioni in cui a Torino c’è qualcosa di importante che riguarda il nostro mondo, quasi sempre ci siano così poche persone.

Non era una cosa da poco, c’erano:Javier Fresneda di MTM Arquitectos, David Trottin di Périphériques Architectes, Benedetta Tagliabue di EMBT e Luciano Pia progettista del MBC di Torino.

La conferenza era inoltre ospitata presso il nuovo edificio della Scuola Iterfacoltà per le Biotecnologie, progettata dallo stesso Pia, quella che a mio avviso è la migliore opera di architettura a Torino.

Un’opera che testimonia che anche in questa città se vuoi veramente fare un’architettura degna di questo nome puoi farla.

Come dico sempre bisogna lottare, bisogna trovare degli escamotages, bisogna ingegnarsi,è chiaro non è facile, ma si può.

Ho parlato con l’architetto Pia e con il Direttore dell’università e mi hanno detto che hanno affrontato non poche difficoltà nel fare l’edificio, ci sono stati ostacoli dal comune, dalla circoscrizione, e dagli abitanti, che come succede di solito quando si fa qualcosa di diverso dalle solite cose, non si limitano nelle critiche,soprattutto durante la costruzione, per poi magari alla fine dire: “beh non è poi così brutto”.

Nonostante tutte le difficoltà ora l’edificio è li, bello e massiccio realizzato interamente in cemento armato a bassa densità, di colore grigio scuro, leggermente lucido e levigato. Pieni e vuoti si alternano, le forme definiscono gli spazi senza menzogne costruttive, le aule sono visibili nei profili, e le enormi aperture, sono dosate e usate solo per evidenziare degli scorci incantevoli degli edifici circostanti come la chiesa che è proprio accanto.

Entrati in questo edificio sembra di essere in un altro mondo. E’ emozionante, come accade solo nelle architetture di maggior pregio, si viene rapiti dagli spazi e dalla bellezza del cortile chiuso dai tre lati dell’edificio e da un’enorme facciata sul quarto lato, che quasi vuole custodire il semplice giardino costituito da alcuni pini marittimi.

All’interno delle aule si viene colpiti dai colori (rossi) e dall’uso sapiente dei materiali (legni, cemento lasciato a vista come in tutta la facciata). I corpi scale sembrano delle grotte e delle torri al tempo stesso, donano una suggestione unica, non claustrofobica ma quasi l’idea di essere dentro una struttura naturale che naturalmente ti conduce in verticale per l’edificio.

E all’ultimo piano c’è posto per alcune terrazze dalle quali anche qui si percepiscono degli scorci mozzafiato.

Un’edificio semplice nella forma ma complesso nella tecnica costruttiva, non vi è presente quasi nessun giunto del cemento (solo due ma sono sapientemente ben nascosti) si presenta quindi come un monolite in cemento, la trama delle casserature in legno ne determina una piacevole decorazione.

Il tutto ambientato in un contesto decisamente storico, accanto ad una chiesa ottocentesca e on distante dai portici di via nizza, anche questo a dimostrazione che non ha senso dire costruiamo dei falsi storici accanto e delle preesistenze storiche, ma insistiamo nel voler fare delle architetture che hanno un senso, dopotutto questo è quello che lasceremo ai nostri discendenti, lasciamo delle architetture che testimonino la nostra epoca, i politici e l’opinione pubblica prima o poi se ne conviceranno. Già lo stanno facendo. Serve l’educazione e un edificio come l’MBC serve anche ad educare.








L'invito?

...“mi fa vedere l’invito?” – “ops, l’ho dimenticato in ufficio l’invito, non sapevo che dovevo portarlo!” – “va bene entri pure”.

Mi si sono aperte le porte del paradiso del cibo!

Sono entrato ad Eataly, il giorno dell’inaugurazione, mi sono all’improvviso sentito come un bambino a cui hanno donato un bellissimo giocattolo. Un sorriso si è stampato sulla mia bocca in modo permanente per un paio d’ore! Ovunque vedo cose buonissime da mangiare, ma la cosa più bella è che le potevo mangiare! Il giorno dell’inaugurazione era riservato per pochi eletti, ai quali è stato fatto assaggiare ogni genere di cibo: carpaccio di tonno, gamberetti crudi, gamberetti fritti, hamburger di fassone alla griglia, bollito alla piemontese con salsine varie, carne cruda battuta al coltello, ostriche, pasta fresca condita con pomodorini di pachino olive taggiasche e capperi di Pantelleria, agnolotti alla piemontese, prosciutto crudo stagionato siculo e jamon spagnolo, coppa, culatello, parmigiano, provole affumicate, castelmagno, pizza con mozzarella di bufala, sottaceti vari, dolci di ogni tipo, gelato artigianale, barbera, barbaresco, arneis, spumante ferrari, etc. etc.

Il tutto a dosi industriali, senza limiti, quanto ne volevi, da impazzire! Bellissimo veramente bello un posto così!Può creare dipendenza, anzi ce l’ho già non vedo l’ora di andarci domani!

Ah dimenticavo! L’invito non ce l’ho mai avuto. Ma forse questo l’avevate già immaginato.


23 gennaio 2007

benedette notti olimpiche

balli,
balli bagnati e sudati, balli gitani, balli corsari, balli tribali, balli benedetti dalla pioggia, ragazzi e ragazze, gente naif ed un po' strana, vecchi impazziti, gente in cravatta, con buffi cappelli, cani e bambini, le macchine si fermano, il rumore è musica, torino in festa, torino è baraonda, il centro, i portici austeri e magici fanno casino, si incontrano sorrisi, balli, abbracci e festa, tanta festa.
benedette notti olimpiche basta volerlo possono esistere per sempre.
cosa fate starera????? si esceeeee........


10 gennaio 2007

speculazioni (2) - Baia Bagnabraghe





Finalmente qualcosa si muove.

leggete qui sotto:

Continua l’inchiesta della procura sanremese curata dal sostituto procuratore Antonella Politi, e i giornali cominciano a pubblicare le prime indiscrezioni.

L’oggetto dell’inchiesta sembra essere in primis la porzione di scogliera di una decina di metri “scomparsa” per consentire il libero accesso al mare dei futuri condomini.: una cinquantina di metri cubi irrimediabilmente persi. Le misurazioni effettuate nel corso del bliz confermeranno o smentiranno quest’ipotesi.

Intanto emergono i nomi degli amministratori della società “Immobiliare Lagest Srl” : fino al 2005 l’amministratore unico era una casalinga di Milano, Franca Morselli, 68 anni. Adesso l’amministratore unico è un pensionato sanremese, giornalista di 79 anni, che non ha mai avuto a che fare con il mondo immobiliare: un prestanome ? anche in questo caso solo la magistratura potrà far luce.
Le uniche certezze riguardano i due soci al 50% della società: la società “Bianchi Antonio spa (imprenditore sanremese sotto inchiesta per corruzione) e la famiglia Devia dell’immobiliare “Domus” di Bordighera.
Secondo il quotidiano Secolo XIX, ci sarebbe ( e il condizionale è d’obbligo in questi casi), anche un filone d’inchiesta che seguirebbe un passaggio di denaro, misterioso e ingiustificato.

Quello che ci auguriamo da cittadini è un riscontro certo e veloce della situazione, prima che le colate di cemento rendano inutile ogni intervento.
Non ci piace quello che stanno edificando, ma se le regole fossero state rispettate potremo solo trarne le dovute conclusioni nei confronti degli amministratori che le hanno autorizzate.

Se quei contratti sono stati violati, la giusta sanzione dovrebbe fornire un ammonimento a futura memoria.


Tratto dal blog http://www.blacksail.eu/ chissà come finirà.

09 gennaio 2007

abitudini....

...il solito bar, da 20 anni, la solita gente che passa davanti, i soliti discorsi.
Un aperitvo, molte risate e un po' di frivolezza, finalmente........profumo di casa.




04 gennaio 2007


SARA' UN GRANDE 2007 ME LO SENTO.....

ma non c'entra nulla il governo, tanto meno la finanziaria, non c'entrano i calci nel culo, e neppure la possibilità di un boom dopo un bang, gli astri, l'estro, la televisione, le palle che ci raccontano, le morti in diretta, il calcio corrotto, le belle gnocche, l'effetto serra, l'inverno più caldo degli ultimi 100 anni, l'iraq, il petrolio, vincere al superenalotto, trovare dei soldi per strada, avere quell'amico importante, i vecchi che non si fanno da parte, berlusconi che è sempre tra le palle, i brillantini, l'inter che forse vince lo scudetto, mille guerre sfiorate, alcune incominciate, poche finite, le decorazioni floreali, l'abusivismo edilizio, ed ancora, ancora, ancora......beh nonostante tutto il 2007 sarà un grande anno.

DIPENDE DA TE!!!!!!