26 marzo 2007

prime immagini

Vi ricordate il mio appello?
Bene sono arrivate le prime immagini di Delgiu. Direi che ha colto in pieno l'obiettivo. Bravo Davide!!
Aspetto altre immagini! Forza, facciamo vedere come potrebbe essere Torino con interventi contemporanei!!!

A presto!








14 marzo 2007

.........pace

.....pace!!! finalmente alle ore 21.00 mi ritrovo in studio da solo dopo aver lottato tutto il giorno come al solito, finalmente posso ascoltare la mia musica che mi culla dolcemente e mi accompagna alla scrittura di questo post. Che bello! mi sembra per un attimo di fermare il tempo! quel tempo che corre e che tiranno ti trascina verso il domani. Ora sono qui, io, la musica, e questo post. Per raggiungere la perfezione ci vorrebbe un bel bicchiere di rosso, da sorseggiare lentamente, un buon rosso, corposo come la musica che sto ascoltando, lenta ma coinvolgente. Non mi sembra vero di non sentire voci, telefoni, gente che sclera....la città la fuori sembra essersi adattata, le macchine scorrono lente lasciando tracce di luce, l'aria frizzante della primavera ormai si fa sentire prepotente, e il cervello diventa leggero e si fa portare lontano, ai ricordi di infanzia, ai fiori che sbocciano, al profumo di rose, alle foglie del fico che timidamente si fanno vedere sui rami spogli. Bello viaggiare con la mente, scrivere di getto senza quasi pensare. Mi lascio trasportare verso mondi lontani, mi lascio cullare da questa melodia.........................................................................

13 marzo 2007

tempo tempo tempo......

tempo fa scrissi un blog sul tempo oggi sono di nuovo qui a parlare di tempo, il tempo che ti sfugge di mano che non ti permette di fare tutto quello che hai in mente, il tempo che ti porta lontano dalla tua data di nascita, il tempo che non ti permette di coltivare alcune piccole passioni.....pensavo che il tempo è una cosa molto relativa (non è una scoperta) e oggi più che mai, provavo a pensare come scorre il tempo di un abitante di un villaggio in africa, o di un pescatore o di un agricoltore sicuramente è un tempo diverso, meno vorticoso, forse basato ancora su cicli naturali della luce e del buio, pensavo anche quanto è diverso il tempo tra una regione e l'altra dell'Italia, ma anche tra una città e l'altra. Me ne rendo conto quando torno a Bordighera, un posto dove il tempo ahimè sembra essersi fermato, o magari quando vado in montagna, li ci vedono tutti come dei pazzi, con i nostri cellulari, le nostre attività stressanti, mi fa impazzire a volte come vivono loro, tranquilli, spensierati e sereni, ma ormai è impossibile tornare indietro. Sono processi senza ritorno, un po' come quando ti chiedi come faceva ad andare avanti il mondo senza il cellulare... come faceva? bohhh :-)

05 marzo 2007

grattacieli o grattacapi?

L'altra settimana ho letto su la Repubblica, una lettera indirizzata a Marco Travaglio e scritta da alcuni noti e importanti esponenti del mondo culturale torinese. Alcuni professori del politecnico di Torino, un paio di esponenti di legambiente, un ex sindaco, un ex assessore, un vicepresidente di circoscrizione e qualche altro che non conoscevo.
Nella lettera era trattato un argomento discusso da questa somma di uomini e donne così importanti, ossia l'opportunità o meno di edificare una o due (come dicono loro) torri di oltre 150 metri nei pressi della stazione di porta Susa.
I nostri prodi hanno rappresentato scenari paurosi, come (e li cito): "modificazione del paesaggio della città, vista dal basso e dalla collina, o la paura che sorga un nuovo simbolo della città,accanto alla Mole, preoccupazione sui bilanci energetici e di sostenibilità delle nuove costruzioni (in particolar modo sul consumo eccessivo degli ascensori)".
Bene, diciamo innanzitutto che stiamo parlando di una torre e non di due e che è stata concepita con criteri di ecosostenibilità e di risparmio energetico (probabilmente consumerà molto di meno dei vecchi conodomini anni '70 con riscaldamento autonomo dove vivono molti di noi).
Questo è quello che dichiara il progettista: "cemento, acciaio e vetro i materiali scelti per evitare l’imposizione di una “costruzione massiccia”. Non solo. La sfida della leggerezza e dell’estetica è strettamente connessa all’ulteriore sfida della ecostenibilità ambientale".
“Non vi saranno – commenta ancora Renzo Piano – inestetici scatoloni sul tetto contenenti le pompe di calore. Si ricorrerà all’energia geotermica: a est e ovest vi saranno doppie facciate con all’interno circolazione d’aria; i cristalli delle vetrate avranno particolari composizioni chimiche per un miglior isolamento termico”.
Tali accorgimenti consentiranno di ridurre di un terzo i consumi energetici dell’edificio. Un grattacielo dunque “non solo bello – sottolinea il celebre progettista – ma anche intelligente”.
e ancora "L’edificio – spiega Piano – dialogherà con la città, in quanto i cittadini potranno viverlo anche nelle ore in cui gli uffici bancari saranno chiusi. Ciò sarà possibile raggiungendo il ristorante o il bar sulla terrazza panoramica; o ancora prendendo parte ad incontri pubblici che saranno ospitati nella torre."
Il progetto può piacere o no, possiamo credere o no alle parole del progettista, ma tutto questo catastrofismo, e questa paura tipicamente torinese per le novità e il progresso, mi paiono esagerati e fuori luogo, non si rendono conto i nostri cari personaggi illuminati che la loro amata Mole quando venne costruita nel 1863 era un ardito esempio di architettura, paragonabile ai grattacieli di oggi? Forza ragazzi un po' di apertura mentale!
Inoltre non è il caso di preoccuparsi così tanto, anche perchè molto probabilmente questo progetto non si realizzerà mai.