24 ottobre 2006

FFWD avanti veloce

L'altra sera sono andato a vedere un film: Cambia la tua vita con un click, volevo andare a vedere un film spensierato, uno di quelli che ti siedi e dimentichi tutto il mondo che sta fuori, dove non ci sono morti, i problemi e neppure la politica. Invece con mio grande stupore e dopo alcune clamorose risate, mi sono ritrovato tutto di un colpo pervaso da una tristezza pazzesca!! Forse è il periodo (leggi post precedente) ma mi sembrava di essere diventato di colpo per molti versi il personaggio del film.
Diciamo non esattamente uguale, ma l'idea era quella. Non so se avete visto il film, in ogni caso lui è un architetto alle prime armi che è disposto a tutto pur assumere un ruolo importante all'interno dello studio di architettura e per far questo trascura la moglie e i figli, i rapporti con il mondo e soprattutto se stesso,strafogandosi di dolcetti e di ogni altra cosa. Ad un certo punto acquista per caso un telecomando universale che ha il potere di cambiare tutto nella sua vita, come un vero telecomando fa con la televisione. Praticamente la sua vita diventa un DVD e lui può andare avanti e indietro da un capitolo all'altro passando dal suo passato al suo futuro. (attenzione se proseguite potete quasi sapere come finisce il film)
(suppongo che avete deciso di continuare).....A questo punto lui incasinato per la consegna di un progetto che gli frutterebbe la promozione, fa andare avanti la sua vita, passando in modalità veloce tutti i momenti "impegnativi" della vita: le litigate con la moglie, i problemi dei figli, le cene con i suoceri e anche i momenti di intimità con la moglie che giustamente lei non voleva si risolvessero con una sveltina, ma con dei prima e pure dei dopo.....avanti veloce....avanti...avanti...avanti...avantiiiiiiiiii!!!!...dritti, dritti, verso la promozione. Ma ad un certo punto si rende conto che andando così veloce senza rendersene conto, si è ritrovato grasso, più anziano, senza più la moglie che nel frattempo si è messa con l'orrendo maestro di nuoto del figlio, la figlia era diventata vamp e il padre nel frattempo era morto......insomma un disastro!!! Ma in compenso era riuscito a diventare partner del titolare dello studio.
La sua vita era però ormai compromessa dopo il 3 infarto e i 200 chili si è ritrovato solo e pentito e avrebbe voluto eliminare il telecomando che gli aveva cambiato la vita ma inutilmente! il telecomando era diventato parte della sua vita del suo modo di pensare cinico e arrivista.
Insomma il film non ve lo racconto fino in fondo anche perchè forse vi sarete già stancati di leggere, ma tutto ciò mi ha fatto ripercorrere i pensieri di pochi giorni prima sulla velocità della nostra vita e sulla facilità di perdere il contatto con la realtà.
Che sia chiaro io non sono ciccione, non trascuro la famiglia, ne tanto meno chi mi sta vicino, non ancora almeno, ma come dire i primi sintomi iniziano ad esserci. eh eh.......
Insomma bisogna stare molto attenti, bisogna "sforzarsi" di rispettare i valori etici della vita e non perdere mai e poi mai il contatto con la realtà.
Perchè nella vita non esiste il tasto rewind e quel che si perde si perde per sempre.


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Fa piacere, ogni tanto, leggere qualcosa di sensato, nella blogosfera. Grazie.

Massimiliano De Leo ha detto...

Bella marco...

è stato fighissimo aprire il blog e leggere questo post.
Ho visto anch io il film...(a istanbul in inglese!)...e mi sono scassato dal ridere....penso un pò tutti gli architetti si siano immedesimati nel protagonista!
Già è proprio la nostra vita..forse l'unica differenza è che a torino non sono proprio tutti così gli studio..nel mezzo di un grattacielo!
Fighissima le scena quando lui slera con il modello opp quando strappa i disegni per lo sceicco!

morgan ha detto...

Grazie, Marco per i complimenti, che contraccambio nei confronti del tuo blog. (p.s. le tue origini sono top secret?) :-)
alla prossima.

Grazie anche a te Max, bravo! hai aggiornato un pò il blog.
Anche a me LA resta nel cuore. Ci penso quasi tutti i giorni. Sigh..sigh..

DAVIDE DEL GIUDICE ha detto...

bel post Marco...

mi hai fatto venire voglia di andare a vedere il film...continuo a pensare a quello che dici da un pò di tempo, l'architettura ti assorbe e nn vivi quello che hai intorno. Bisogna fare attenzione e cercare di ottenere un equilibrio tra le due cose...ummm...less work more friends

Massimiliano De Leo ha detto...

Si,ho aggiornato un pò il blog, ma come ben sai il tempo è sempre poco...soprattutto sotto tesi!

Dai, appena riesco organizzo un bel aperitivo e rimpatriata!

ahh,ho messo un video su istanbul...fatti due risate!